LKS Foundation

Founder Junior

La blockchain: cos’è e come migliorerà le nostre vite

2020-05-15 13:23:56

A distanza di 10 anni dalla sua nascita, la blockchain rappresenta oggi un paradigma di innovazione che permette di dare nuove risposte a bisogni di privati, imprese e organizzazioni. Ecco un approfondimento su questo incredibile e affascinante mondo.

Seppur per diversi anni l’attenzione verso lo sviluppo blockchain è stata circoscritta principalmente a pochi “addetti ai lavori”, dal 2019 questo argomento ha riscontrato un crescente interesse da pubblici più ampi e variegati.


La blockchain, infatti, si sta gradualmente affermando in diversi campi, proponendosi come soluzione innovativa ai bisogni di imprese o servizi di pubblica utilità per il cittadino. 


In particolare, a differenze di altre innovazioni tecnologiche, la blockchain fa riferimento ad alcuni temi etici che normalmente non si associano immediatamente all’innovazione digitale: la trasparenza, la responsabilità, la comunità, la decentralizzazione


Considerata la straordinaria importanza della blockchain nel processo di innovazione, la mission della LKS Foundation è proprio quello di contribuire in modo attivo alla diffusione della cultura blockchain per una maggiore consapevolezza del suo valore e delle sue potenzialità.


Cos’è la blockchain


La tecnologia blockchain fa parte di un sottogruppo della più ampia famiglia delle tecnologie Distributed Ledger, ossia sistemi che si basano su un registro distribuito. 


La blockchain è definita come un registro digitale in cui le informazioni sono strutturate in una catena di blocchi. Tale informazioni sono contenute all’interno di più computer che vanno a comporre una rete di dati condivisa e immutabile. Le transazioni e il consenso sono distribuite tra tutti questi nodi che compongono la rete e ognuno di essi può partecipare al processo di validazione delle transazioni da includere nel registro.


Da un punto di vista più operativo, possiamo intendere la blockchain come un’alternativa agli archivi centralizzati dove i dati sono invece condivisi, accessibili e distribuiti presso tutti i partecipanti della rete. Questo sistema non solo garantisce una maggiore sicurezza, ma elimina anche la necessità dell’esistenza di un organo centrale di amministrazione.


Gli elementi che compongono la blockchain

Quando si parla di blockchain, troviamo alcune terminologie ricorrenti. Vediamo le principali:

  • Nodo: sono i partecipanti alla rete blockchain di cui abbiamo scritto sopra, fisicamente sono rappresentati dai computer/server di ciascun partecipante.

  • Transazione: è costituita dai dati che vengono scambiati tra i nodi e che devono essere verificati, approvati e poi archiviati.

  • Blocco: è un insieme di transazioni che vengono unite per essere verificate, approvate e poi archiviate dai partecipanti alla blockchain.


  • Ledger: è il registro pubblico nel quale vengono “annotate” in modo trasparente e immutabile tutte le transazioni effettuate in modo ordinato e sequenziale. Il Ledger è costituito dall’insieme dei blocchi che sono tra loro incatenati tramite una funzione di crittografia e grazie all’uso di hash.


  • Hash: è una operazione (Non Invertibile) che permette di mappare una stringa di testo e/o numerica di lunghezza variabile in una stringa unica ed univoca di lunghezza determinata. L’Hash identifica in modo univoco e sicuro ciascun blocco e non  permettere di risalire alla stringa di testo e/o numeri che lo ha generato.


A cosa serve la blockchain: gli Asset Digitali Unici

La blockchain permette (anche) di creare asset digitali unici. 


Per capire le opportunità legate a questa sua caratteristica, bisogna fare un passo indietro. 


Quando condividiamo digitalmente con qualcuno un qualche tipo di dato (un testo, un’immagine, ecc) questo non è più unico ma ne esistono 2 copie: quello in nostro possesso e quello che il destinatario della nostra condivisione avrà ricevuto nella sua casella di posta, nel suo cellulare, nel suo computer. Questo dato poi potrebbe essere a sua volta condiviso con altre persone che otterranno a loro volta un'altra copia: non ci sono limiti alla sua condivisione e nel corso del tempo può essere cambiato e modificato al di fuori del nostro controllo.

Appare quindi evidente che il nostro testo o la nostra immagine non sono asset digitali unici: quando vengono condivisi “escono” dal nostro controllo e si possono moltiplicare in un numero indefinito di copie.


Invece, il nostro asset crittografato in una rete blockchain permette di evitare la duplicazione del mondo digitale rendendolo unico. Similmente a come accade nel mondo fisico, nel momento in cui passiamo un asset digitale tramite la blockchain ad un altro utente, questo asset non è più in nostro possesso ma passa totalmente in mano al soggetto destinatario. A sua volta, se anche lui lo condividerà, ne perderà il possesso in favore di un altro soggetto e così via.


L’asset rimane unico e non è possibile duplicarlo, esattamente come accade quando diamo una banconota cartacea a qualcuno per pagare un bene o un servizio.

Il valore della blockchain nella sua capacità di garantire l’unicità di un asset digitale apre le porte ad un suo utilizzo per una gestione più efficiente di scambi e transazioni per quegli ambiti per cui l’unicità dell’asset è fondamentale. Basta pensare al settore finanziario, ai beni di lusso ma anche al collezionismo, l’arte, i domini web, i biglietti per eventi e persino la registrazione di proprietà e beni fisici.


Ma non solo.


Tornando al discorso della condivisione digitale, oggi più che mai si percepisce la necessità di dare soluzione ad un problema: tutelare gli autori dei contenuti pubblicati sul web. E la blockchain può dare finalmente una soluzione.


Una risposta per la tutela del copyright digitale: gli NFT

Più della metà della popolazione mondiale è in rete. Questo numero di utenti sempre connessi, senza limitazioni di tempo e spazio, richiede un crescente quantitativo di contenuti web relativi a ogni possibile argomento, alimentando un mercato con una crescita esponenziale.


I contenuti però non vengono adeguatamente tutelati e il diritto d’autore molto difficilmente può essere rivendicato a causa della complessa burocrazia che lo regola. 


C’è quindi un assoluto bisogno di fare in modo che vi sia il copyright su ogni contenuto digitale con un sistema sicuro, trasparente e alla portata di tutti gli utenti.


La LKS Foundation ha avviato una campagna per cercare risorse per dare vita a un Non Fungible Token costruendo il primo vero diritto d’autore digitalizzato


Come? Con il Non Fungible Token, o NFT, , la proprietà del contenuto e l’identità della fonte siano collegati tra loro e registrati secondo i principi fondamentali della Blockchain, attraverso una transazione univoca e irreversibile.


Grazie a questo strumento, sarà possibile tutelare il copyright dei contenuti digitali pubblicati e condivisi su social network e piattaforme online. Per chi produce ebook, testi, articoli, musica, video, arte, ecc, la sua proprietà intellettuale verrà così riconosciuta a livello internazionale.


Ma non solo: con la possibilità di collegare in un unico NFT il contenuto digitale, la proprietà del contenuto e l’identità del suo autore, si risolverebbero le problematiche relative alle fake news, incentivando una più chiara responsabilità degli autori di contenuti digitali.


La campagna di LKSCOIN

Per sostenere il progetto basta partecipare alla IEO di LKSCOIN, acquistando gli LKSCOIN sul portale di crowdfunding Eidoo Crowd a un prezzo fisso di 0,01 Euro prima del loro lancio sul mercato.


Per sapere come partecipare:
>> Come partecipare alla IEO di LKSCOIN su Eidoo Crowd: tutorial
>> video tutorial




Per domande e chiarimenti sul progetto, c’è sempre a disposizione la chat Telegram dove poter chiedere informazioni alla Community in qualunque momento: